mercoledì 11 luglio 2012

I tagli e le difficoltà del carcere minorile


Come già anticipato da Mariangela, l’ideatrice di questo blog, si è pensato di reinventare questo spazio come momento di incontro tra coloro che operano all’Istituto penale per minorenni, di conoscenza di questa realtà da parte dei lettori, come momento di riflessione, di proposta o semplicemente di condivisione di pensieri ed esperienze.
Avrei voluto dare avvio a questa mia partecipazione al blog riportando un episodio divertente, piacevole, che potesse strappare un sorriso ai lettori.. e invece farò il mio ingresso da polemica “qualunquista” (questa parola non è mai stata così gettonata!)… e, perdonatemi, ma sentendo le notizie di questi ultimi giorni è difficile trattenersi!
Questi infatti sono i giorni della spending review, della forbice impietosa che continua ad accanirsi su quelli che la nostra Costituzione “aveva” qualificato come «diritti fondamentali», espressione il cui significato è ripetutamente eroso dai provvedimenti legislativi che si susseguono da un ventennio a questa parte e che oggi, dopo le tante conquiste di civiltà, rischia l’estinzione.
Sto parlando del diritto alla salute, al lavoro, all’istruzione; ma anche del diritto ad essere sottoposti, in caso di condanna, ad una pena che tenda alla rieducazione, diritto questo consacrato nell’art. 27, comma 3 Cost. Si deve infatti tristemente osservare come, ancora una volta, l’amministrazione penitenziaria sia stata individuata tra i settori in cui “si può ancora tagliare”, ignorando del tutto che la funzione rieducativa della pena è DA SEMPRE pregiudicata dalla carenza delle risorse umane ed economiche.
Dobbiamo dunque rinunciare a sperare in un miglioramento del sistema penitenziario, a questa esigenza che si fa ancora più impellente in ambito minorile? Credo che non si debba rinunciare a sperare, seppur la speranza degli addetti ai lavori sia posta continuamente a dura prova - e per dirne una - ad es. dal programmato acquisto di 90 cacciabombardieri  per non so quante DECINE di MILIONI DI EURO a fronte del taglio all’amministrazione penitenziaria che recupera invece risorse minime ma che, per contro, produce effetti pesantissimi sul personale e sui ristretti.
Probabilmente la tanto attesa riforma del sistema penitenziario sarà confinata in un cassetto del quale si perderà nuovamente la chiave; nell’attesa però qualcosa può essere fatto, ossia far conoscere la realtà dell'IPM, le attività e le abilità che questi ragazzi sviluppano e che sono spesso sorprendenti, una realtà che richiederebbe maggior comprensione e maggior partecipazione da parte della comunità esterna.
La mia speranza è che questo blog possa crescere e contribuire, anche se in piccola parte, al raggiungimento di questo – per me altissimo – obiettivo.    

  

2 commenti:

Lory B. ha detto...

Questo è un periodo "non troppo felice"!!
Mi chiedo spesso quale futuro spetterà ai nostri figli!!
Un abbraccio!!

Titti ha detto...

Sono contenta che sei tornata!
Ma non sapevo del tuo lavoro.
Anche da noi, ora ci sono tagli tagli tagli...ma penso che ci sono le cose che non devono essere tagliate...
Speriamo che l'economia riprenda presto...
Buon fine settimana